Pirelli & C. S.p.A., registrata come una società per azioni, era fondata il 28 gennaio 1872 da Giovanni Battista Pirelli a Milano per produrre articoli in gomma elastica (“About Us”). Al momento della fondazione, Battista era un ventiquattrenne laureato del Politecnico di Milano con la consapevolezza che la gomma sarebbe stata una delle merci più importanti nell’Italia in rapida industrializzazione. Questi articoli includevano elastici, articoli vulcanizzati, tessuti gommati, autorespiratori per immersioni subacquee e altri articoli gommati. Inoltre, l’obiettivo dell’azienda era combattere le pressioni del mercato francese dei tubi in gomma per innaffiare (“Alberto Pirelli). Dopo aver partecipato all’Esposizione del Centenario Internazionale a Buenos Aires nel 1910 l’azienda ha aperto la prima filiale estera commerciale nella capitale dell’Argentina, Buenos Aires. L’azienda ha visto una crescita continua di cui io parlerò nel mio saggio. Solo dodici anni dopo l’azienda era quotata sulla Borsa italiana a Milano e nello stesso anno l’azienda era anche quotata sulla borsa di New York (“About Us”). Pirelli era la prima azienda italiana quotata su una borsa negli Stati Uniti. Dopo oltre un secolo dalla sua fondazione, nel 2022, la società per azioni, o S.p.A. Pirelli, ha avuto entrate di €4,3 miliardi. Negli ultimi dodici mesi (TTM) i ricavi lordi erano di €4,267 miliardi (“Trailing Twelve Months (TTM)). L’uso della misurazione per gli ultimi dodici mesi è, “ultimi dodici mesi di una prestazione di un’azienda per riportare i dati finanziari (“Trailing Twelve Months (TTM)). L’azienda gestisce diciassette fabbriche in dodici paesi su quattro continenti con, “un’ottica di efficienza ambientale e rispetto per la biodiversità” (La relazione finanziaria annuale di Pirelli 2022).
Photo Portrait of Giovanni Battista Pirelli
Jacopo Virgilio, “un importante economista liberale” e “uno dei più eloquenti sostenitori della libera emigrazione nel periodo postunitario,” creando legami forti tra la madre patria ed Argentina (Pagano 11). Il suo sostegno “dell’emigrazione libera” aggiunto all’amore per l’Argentina ed alla crescita della nazione. Le idee dell’intellettuale erano in gran parte legami all’importanza dell’immigrazione italiana, disaccordo con le idee principali di Camillo Cavour, il primo ministero d’Italia, secondo Virgilio che l’Argentina avrebbe attrare più immigranti dal porto di Genoa da quelli “che transitavano per altri porti del nord Europa” (Pagano 19). L’entusiasmo espressivo di Virgilio del futuro d’Argentina si irradiava dappertutto nel paese mentre pensava “[gli immigranti dovrebbero] puntare verso l’Argentina e la ragione del Río del la Plata perché nelle altre aree d’America Centrale e Brasile il clima tropicale rende molto difficile per l’adattamento per gli italiani;” (Pagano 19). Argentina ha offerto entrambe opportunità per tutti nelle città e nelle campagne, creando un’atmosfera positiva quello che sarebbe diventato il futuro e l’eredità del Río de la Plata. Inoltre, Luigi Einaudi, “un professore dell’economia politica all’Università di Torino chi divenne il primo presidente eletto della Repubblica Italiana nel 1948” era una figura determinante nell’espansione capitalista italiana in America Latina (Pagano 85). Il suo libro intitolato, Un principe mercante: Studio sulla espansione italiana (1901), dimostra come un famoso slogan britannico, “Il commercio segue la bandiera” dimostra come il commercio a causa del colonialismo possa a volte essere ingannare (Pagano 86). La visione d’Einaudi di creare in Argentina un’università che, ““la quale sia un centro ed un faro luminoso della cultura e della civiltà nostra in mezzo alla popolazione di origine italiana (that will be a center and a bright light- house among our population of Italian origins)” (Pagano 91). Il perseguimento nello sviluppo di una nuova Argentina dotata con la capacità di vincere le sfide più nuove può essere attribuito all’immaginazione e alle speranze di Einaudi e Virgilio e le speranze di ciò che sarebbe diventata l’Argentina
Dopo aver offerto un panorama generale sull’azienda, impariamo di più sull’ambiente economico dell’Argentina. Fino dall’inizio, la storia dell’Argentina è stata caratterizzata da una varietà di investimenti stranieri fino alla Prima guerra mondiale. Per esempio, nel 1870 in Argentina il sessanta percento degli investimenti di capitale internazionale erano, “nella forma di finanziamenti di prestiti ai governi e per opere infrastrutturali” (Ronchi1). L’economia del paese era sostenuta da legami stretti con la Gran Bretagna che a quel tempo era chiamato un “impero informale” (Ronchi 1). L’investimento estero britannico a lungo termine era così grande che rappresentava il 43% degli investimenti mondiali nel 1914 e poi poco più del settanta percento nei, “domini,” la parte del mondo che costituiva l’India, l’America Latina e altri paesi sottosviluppati (Ronchi 1). Dall’inizio del secolo alla Prima guerra mondiale “quasi la metà della formazione di capitale fisso in Argentina è stata finanziata dall’estero.” Era un fattore così grande nella crescita economica del paese che nel 1913, “il totale degli investimenti esteri a lungo termine in Argentina era circa la metà del valore del capitale fisso del paese.” (Ronchi 1) Gli investimenti di Stati Uniti e l’Italia costituivano meno di un percento del capitale estero. Solo più tardi nel diciannovesimo e ventesimo secoli paesi come Argentina, Brasile, Messico, Uruguay e Cile finanziavano le loro economie sulla base di politiche aggressive sul debito estero per creare forti legami tra oligarchie locali e paesi a capitalismo avanzato.
Turin Cycle and Motorcycle Show 1952
L’azienda Pirelli era infatti l’unica delle tre imprese italiane che investivano all’estero prima del 1914 per avere le operazioni in diversi paesi. In Argentina, l’azienda Pirelli ha visto un’opportunità di vendere in Argentina i propri cavi e fili elettrici anche se necessitava di un partenariato con imprese specializzate in materiale elettromeccanico. Era l’unico modo per acquisire contratti con le società elettriche locali. La concorrenza straniera è stata difficile da superare per quanto riguarda AEG e Siemens. Infatti, tra il 1903 e il 1913 circa la metà dei prodotti elettrici importati dall’Argentina provenivano dalla Germania. Più tardi, il mercato si è consolidato lasciando Tosi, Marelli e Pirelli come le principali aziende. Nel 1913, Pirelli è diventata parte della “Columbus” da cui il nome della potente “Compañía italo-argentina de electricidad” dove avrebbe fornito cavi interrati. L’anno seguente, Pirelli ha aperto una grande fabbrica di cavi a Southampton in Gran Bretagna, fondando Pirelli Ltd sotto una partnership con La London General Electric Co. Ltd, una delle più importanti società elettriche britanniche (Ronchi 10).
Il ruolo di Signore Battista nell’azienda era largamente influente nel mercato argentino. Nel 1898, Giovanni Battista Pirelli ha riorganizzato l’area di Buenos Aires, nominando un unico rappresentante: Alvaro Company, che è stato incaricato dalla società nei mercati esteri di Uruguay e Paraguay e di continuare ad agire come agente per gli stati meridionali del Brasile” (Ronchi 10). All’azienda è stata chiesto da Pirelli di rappresentare Pirelli tutti gli articoli di “fili elettrici e pneumatici, nonché i prodotti vari” (Ronchi 10). Il 1910 ha segnato un cambiamento significativo nelle tendenze del mercato poiché l’industria automobilistica era in aumento. Riguardo alla filiale estera commerciale in Argentina, Giovanni Battista Pirelli è stato incaricato di scegliere tra tre opzioni. Un’idea sarebbe di “concludere un accordo di esclusiva con una grande azienda, con il loro impegno (a raggiungere) un alto fatturato” (Ronchi14). La seconda opzione era di cancellare tutte le vendite al dettaglio e consentire la creazione di relazioni positive tra i grossisti. Una terza opzione era la seconda ipotesi con una campagna forte di marketing rivolto personalmente ai consumatori e poi diretto ai grossisti per l’acquisto dei prodotti. Anche se c’erano alcune difficoltà di spedizione, gli ordini cominciano ad aumentare e nel 1911 la filiale commerciale di Pirelli era aperta a Buenos Aires (Ronchi15). Il direttore della filiale commerciale è stato il signor Alfredo Gessaroli, precedentemente impiegato della filiale di Milano. Le prospettive per le vendite di pneumatici erano particolarmente positive poiché la filiale ha accumulato vendite di mezzo milione nel 1911 (Ronchi16). Nel 2021, l’azienda ha festeggiato oltre cento anni di attività in Argentina con l’apertura di una divisione pneumatici prodotti moto e importanti investimenti per il futuro della fabbrica Merlo. L’azienda prevedeva di investire €100 milioni entro il 2013 nell’impianto.
Buenos Aires, Argentina Branch of The Pirelli Tyre Company
L’Esposizione Mondiale di Buenos Aires nel 1910 offriva la possibilità a Pirelli di espandere la società in Argentina. La grande campagna propagandistica istigata dal comitato nazionale per le fiere mondiali ed esportazioni estere riguardo all’export italiano all’estero è stata appoggiata da diversi industriali italiani. I loro convincenti argomenti verso il comitato, “hanno portato il totale delle merci esposte a 1700 prodotti per un totale di 407 tonnellate” (Ronchi 17). Due inchieste del segretario generale del comitato italiano e del Regio Commissario Generale d’Italia erano abbastanza convincenti da incentivare gli investimenti nel settembre del 1909. Mentre il comitato stava già organizzando L’Esposizione Internazionale di Bruxelles nell’aprile 1910, l’obiettivo “istituzionale è stato quello di incentivare il rispetto reciproco e i legami economici tra Italia e Argentina, che rivelano la pletora dell’ingegno e del lavoro italiano” (Ronchi 17). La connessione tra i due paesi ha portato a un aumento economico e uno sviluppo istituzionale. Dai rapporti negli anni precedenti, gli industriali italiani erano riluttanti a partecipare nell’Esposizione Mondiale. Una ragione era perché la vendita al dettaglio dei prodotti, specialmente cibo, erano già disponibili per tutti. L’altra ragione era perché non aveva un senso vendere prodotti avanzati tecnologicamente perché non possono “ricevere immediatamente” (Ronchi 17). Il comitato ha chiesto a Pirelli di essere parte dell’Exposición Internacional nel 1910 a Buenos Aires per “i loro prodotti industriali e come si relazionavano alle altre ditte,” come, per esempio, Branca (Ronchi 17). L’azienda Branca produce la famosa alcoliche bibita, Fernet-Branca. La bibita è stata inventata nel 1845 da Bernardino Branca (An Amaro That Will”).
Fernet-Branca’s first advertisement in 1865 which appeared in the daily newspaper “La Perseveranza”
The 1910 Centenario de la Republica Aergentina Exposicion Internacional in Buenos Aires, Argentina
Nella preparazione per l’Esposizione Mondiale, in una lettera del 4 giugno 1909, l’azienda Alvero ha notato Pirelli di una possibile opportunità di crescita per Pirelli L’azienda Alvero ha detto che l’esposizione “amplierebbe la visibilità dell’azienda in tutto il Sudamerica, spingendo all’azienda a partecipare” (Ronchi 17). Alberto Pirelli, il figlio del fondatore della ditta Giovanni Battista Pirelli, ha convinto l’azienda Alvero di garantire che tutte le macchine e bici che erano all’Esposizione Mondial “avrebbero le nostre gomme” (Ronchi 17). Questa azione era per dimostrare che tutti i prodotti e gli accessori erano italiani. Questa azione ha aiutato Pirelli a diventare un’azienda internazionale e ha contribuito ad aumentare le vendite. L’Esposizione Mondiale è stata determinante per aiutate l’azienda a portare le proprie operazioni ai livelli successivi.
L’Esposizione Mondiale ha lanciato l’azienda Pirelli a livello internazionale e Pirelli ha ricevuto molti premi. Dopo, “un magazzino era annesso alla filiale per produrre pneumatici e cavi per automobili” (Ronchi 19). Nel 1917, L’azienda Pirelli ha fondato “Pirelli sul Piatto” per produrre cavi, pneumatici e prodotti in gomma naturale con un totale di ventiquattro dipendenti. Era la prima impresa del Gruppo degli Americi e anche il primo italiano multinazionale impresa in Argentina. Il movimento ha incluso ancora l’importanza degli investimenti esteri diretti a causa dell’influenza del marketing internazionale e le conoscenze tecniche. Con tutta la concorrenza nel mono degli affari, Pirelli voleva prendere il controllo del mercato argentino. L’azienda Pirelli ha riflettuto sulla citazione, “è meglio assumer il controllo piuttosto che perder i mercati” (Ronchi 22). Pirelli ha preso il controllo del mercato argentino quando l’azienda ha aperto la prima fabbrica nel 1917 che è stata seguita da un’altra. L’azienda ha aperto una fabbrica dei cavi nel 1921 a Bonato Alvarez, vicino a Buenos Aires. Nove anni dopo, Pirelli ha continuato ad innovare con l’apertura della fabbrica chiamata “La Rosa” costruita a Buenos Aires per la produzione dei pneumatici, cavi sotterranei, e che ha incluso anche un laminatoio di rame (Ronchi 22). L’azienda Pirelli ha iniziato ad aumentare la produzione dimostrando che voleva essere lì per restare. Pirelli faceva passi da gigante, ma il meglio dovrà ancora arrivare.
Postcard of the 1910 Centenario de la Republica Argentina Exposicion Internacional in Buenos Aires Argentina
Quando la pubblicazione del Pàginas Pirelli, 1955-1975, è stata lanciata nel 1955, “solo cinque anni dopo la rivista aziendale italiana “Fatti e Notizie,” la tecnologia “know how” italiana stava vivendo il suo massimo sviluppo. Con le due fabbriche “Pirelli Saic-Sociedad Anonima Industrial y Comercial” nell’area di Buenos Aires, l’azienda stava già entrando nella “produzione locale di pneumatici” (Un Compleanno Internazionale). Il 1950 era un anno significato perché la produzione dei pneumatici si è trasferita a Merlo, offrendo quindi più spazio per massimizzare l’operatività nell’azienda. Nel 1951, l’azienda Pirelli la “Coplan-Compañia Platense de Naumàticos” il joint venture con l’Americana “U.S. Rubber” ha infatti fabbricato i primi pneumatici nella fabbrica a Merlo in Argentina solo trenta chilometri da Buenos Aires (Un Compleanno Internazionale). Questo piano che l’azienda Pirelli ha creato spazio per la crescita nel mercato argentino. La produzione dello pneumatico Cinturato sarà una grande parte dell’azienda 1968 dopo che Coplan, Compañia Platense de Neumaticos, è stata rilevata da Industrias Pirelli SAIC, una società sussidiaria dell’azienda. La società Pirelli era molto consapevole della sua strategia globale. La sua strategia era molto importante nella connessione tra Italia ed Argentina. Possiamo vedere l’influenza nella campagna pubblicitaria del Cinturato Pirelli in Argentina nella foto in basso. La campagna pubblicitaria ha incluso “i colori della bandiera argentina associata allo slogan: “en Argentina se dice Cinturato” dimostrando la fiducia nella società (“Pirelli, an Italian in the World).
Cover a Pàginas Pirelli magazine
Pirelli Cinturato Marketing Campaign in Argentina by designer Pino Tovaglia
Dopo la Seconda guerra mondiale, il miracolo economico, il 1958 al 1963, stava accadendo in Italia come in Argentina. Ricostruzione economiche è stato seguito d’una grande crescita dal 1950 al 1963. Per esempio, il prodotto interno lordo, oppure PIL, era aumentato da 5,9% raggiungendo il suo apice del 6,1% nel 1961. Lo sviluppo dell’industria automobile in Argentina era simile in Italia e ha dominato i mercati del mondo. Il mercato Europa era sopraffatto dai Fiat fino al 1963 con un rallentamento economico e nel 1973 quando era un aumento del prezzo del petrolio. Fin dall’inizio Italia era un sostenitore per la integrazione europeo. Possiamo vedere questa connessione in Argentina nella importanza della immigrazione italiana e negli investimenti dall’estero. Insieme all’aiuto del piano Marshall, un piano americano per aiutare le economie dell’Europa occidentale dopo la guerra, la fondazione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio ha alimentato la crescita delle nazioni vicine, particolarmente Italia. L’industria siderurgica è diventata la fondazione delle industrie come metallurgico ed ingenera. (“Postwar Economic Development”)
Luigi Einaudi e Gianni Agnelli al Salone di Torino per la presentazione della Fiat 600 (1955)
Con gli sforzi per consolidare le operazioni in Argentina, nella fabbrica a Merlo, i ricavi nel 2010 erano $365 milioni, un aumento del 55% dal 2009. L’obiettivo era di avere $500 milioni nei ricavi entro il 2013. È stato proiettato che la a produzione annuale crescerà fino a 6 milioni da 5 milioni un anno prima. (“Pirelli to Invest”) Anche dopo le complicazioni della crisi economica del 2009, il mercato ha sperimentato un crescente dinamismo a causa dei successi
delle aziende come Ford, Renault, Volkswagen e Toyota. Oggi, Pirelli è diventata una delle grandi aziende nel mercato globale dei pneumatici. Dal 2011, Pirelli sono diventati il fornitore esclusivo degli pneumatici per Formula 1™. Negli ultimi anni l’iperinflazione in Argentina è aumentata ed alla fine questo sta avendo un impatto sull’azienda. Nel terzo trimestre del 2018, il tasso d’inflazione accumulato dei tre anni precidenti ha superato 100%. Nel luglio del 2018, Pirelli ha adottato il 29 principio contabile IAS per una delle proprie filiali in Argentina che si chiama Pirelli Neumáticos S.A.I.C (La relazione finanziaria annuale di Pirelli 2022). Il IAS 29 è un principio contabile che richiede tutti i bilanci d’esercizi che operano dentro una valuta di un’economia d’iperinflazionata di essere reintegrare per variazioni di acquisto. Perciò, più significanti bilanci d’esercizi possono essere forniti in un’economia piena di iperinflazione. Paese che devano usare IAS 29 sono Iran, Libano, Venezuela e Zimbabwe (“IFRS Alert”). Anche mentre immigrazione è d’immunità durante gli anni Sessanta e Settanta, le aziende italiane hanno continuato a investire nel futuro del paese. Gli investimenti dall’estero e anche la protezione del Italianità nel la crescita degli investimenti esteri italiani hanno aiutato Argentina diventa un paese con una presenza globale. Nel 1962, il PIL d’Argentina era $24.25 miliardi e nel 2021 il PIL del paese era $487.23 miliardi mettendo in mostra la stabilità economica nel tempo. (“Argentina GDP”)
Pirelli Formula 1™ Tyres